La forma scelta dalle istituzioni locali di città e paesi in tutta la Spagna per ricordare le vittime di femminicidi ed altre forme di violenza di genere e lanciare l’allarme sull’aumento di casi di questo tipo nelle ultime settimane è il silenzio.
E così, sindaci e consiglieri comunali hanno osservato un minuto di silenzio nelle piazze di molte località conosciute della Spagna, da Barcellona a Toledo, ma anche di innumerevoli piccoli municipi.
Uno dei casi che ha provocato più turbamento nel Paese iberico è quello che riguarda due sorelline di Tenerife, Anna e Olivia, rapite e probabilmente uccise dal padre a fine aprile.
Il corpo di Olivia, 6 anni, è stato trovato in fondo al mare la scorsa settimana: l’autopsia preliminare ha confermato che si è trattato di una morte “violenta”, secondo l’agenzia di stampa Efe.
Gli inquirenti ora stanno cercando quello di Anna, un anno, e del padre, Tomas Gimeno, che si sospetta si sia suicidato dopo aver ucciso le figlie per provocare una sofferenza estrema alla madre delle bimbe.
Venerdì sera ci sono state manifestazioni di piazza contro questo ed altri gravi casi di violenza di genere a Madrid, Barcellona e in altre citta’ spagnole.
I femminicidi confermati quest’anno sono 18, mentre su alcuni altri casi sospetti si sta indagando.
I minori assassinati in situazioni di questo tipo sono 41 dal 2013, secondo le cifre ufficiali riportate dai media iberici.
In Spagna manifestazioni silenziose contro femminicidi e violenza di genere
Uno dei casi che ha provocato più turbamento nel Paese iberico è quello che riguarda due sorelline di Tenerife, Anna e Olivia, rapite e probabilmente uccise dal padre a fine aprile. Un minuto di silenzio in molte città
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14 Giugno 2021 - 20.25
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