Ci sarà una svolta? Molti sono scettici.
“Lo chiamano governo del cambiamento, ma non potremo parlare di cambiamento finché non vedremo cambiamenti concreti”.
Così l’ambasciatrice dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) a Roma, Abeer Odeh, ha commentato gli ultimi sviluppi in Israele, il nuovo governo Bennet-Lapid con il Paese che volta pagina dopo 12 anni di Benjamin Netanyahu.
“Cambiamenti concreti” sono per l’ambasciatrice “la fine della pulizia etnica portata avanti con gli sfratti a Silwan”, alle porte della città vecchia di Gerusalemme, “e a Sheikh Jarrah”, quartiere di Gerusalemme Est.
Ma anche “la fine del blocco e l’apertura della Striscia di Gaza, la fine dell’occupazione e – ha incalzato – il rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese”.
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