Un aut-aut severo verso l’Italia arriva dall’Austria, con Vienna che chiede il ritorno alle rigide regole di bilancio europee, dopo la sospensione del Patto di stabilità e crescita per fronteggiare la pandemia di Covid-19.
“L’Europa non scivolerà in un’Unione del debito”, ha avvertito il ministro delle Finanze, Gernot Blumel, convinto che “creare debiti sia pericoloso, anche con bassi tassi di interesse”.
“Paesi come la Francia o l’Italia vorrebbero abolire i criteri di Maastricht. È allarmante da un punto di vista economico e morale”, ha affermato Blumel.
La Commissione europea vorrebbe rivedere le regole che impongono agli Stati un deficit che non superi il 3% del Pil e un debito pubblico sotto il 60% del Pil.
Ma l’Austria, tra i Paesi frugali, vorrebbe invece un ritorno alle vecchie norme, senza alcuna modifica. E conta di trovare alleati sia in Germania che nei Paesi Bassi.
In Germania il tema è già stato ampiamente sdoganato da Wolfgang Schäuble, presidente del Bundestag e ministro delle Finanze tedesco dal 2009 al 2017, che da settimane va ripetendo all’Ue – e a Mario Draghi in particolare – di prendere provvedimenti per evitare una “pandemia del debito”.