Un boato simile a un tuono, un palazzo di 12 piani che crolla come un castello di sabbia nella notte mentre decine di residenti stanno dormendo, e poi una nuvola di fumo, un cumulo di macerie, gente che urla e che scappa, con scene che rievocano l’11 settembre: è la tragedia accaduta a Surfside, comune a nord di Miami Beach, in Florida. Il primo bilancio indica almeno 3 morti, ma sono ancora 100 i dispersi, mentre sono state rintracciate 102 persone.
Scenario apocalittico – “Sono 102 le persone ritrovate tra coloro che vivevano nel condominio crollato alle porte di Miami Beach”.
Lo ha reso noto nell’ultimo briefing di aggiornamento Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami-Dade, confermando che invece mancano ancora all’appello 100 persone. “Stiamo lavorando giorno e notte, i vigili del fuoco non trascurano nessun dettaglio”, ha aggiunto.
“E’ molto triste quando delle persone non sanno cosa succederà alle loro famiglie”, ha detto Jose Diaz, capo del consiglio dei commissari di Miami-Dade. “Sono disperati, vogliono sapere che cosa è successo. Noi stiamo continuando la ricerca di persone”, ha spiegato.
Sono infatti i 100 dispersi – tra cui la sorella della first lady del Paraguay e 20 cittadini israeliani – che fanno temere il peggio in termini di vittime, come hanno avvisato le autorità locali, mentre centinaia di pompieri e soccorritori cercano sopravvissuti in uno scenario apocalittico, anche con cani e droni. Prima però sono necessari lavori di consolidamento per evitare altri cedimenti.
Con l’arrivo del buio i soccorritori hanno cominciato a utilizzare le telecamere per la visione notturna e i cani addestrati. Nel tentativo di raggiungere i sopravvissuti e per evitare altri crolli le squadre hanno scavato un tunnel nel parcheggio sotterraneo. Alcuni di loro hanno riferito di aver sentito suoni di colpi e altri rumori ma per ora nessuna voce.
Il governatore DeSantis: “Ci prepariamo al peggio” – “Spero per il meglio ma ci stiamo preparando a qualche brutta notizia, data la distruzione che abbiamo visto”, ha ammesso il governatore repubblicano Ron DeSantis, accorso sul posto. “L’edificio si è letteralmente appiattito come un pancake e questo significa che non avremo il successo che vogliamo nel trovare persone vive”, gli ha fatto eco il sindaco di SurfSide Charles Burkett, riferendo che secondo il building manager la torre era piena al momento del disastro, intorno alle 2 di notte locali, anche se non è chiaro il numero esatto di persone presenti. In genere ci vivono residenti stagionali, che vengono a svernare o a passare le vacanze estive.
Ignote le cause dell’incidente – Ancora ignote le cause dell’incidente: “E’ difficile immaginare come sia potuto accadere, gli edifici non cadono giù da soli”, ha sottolineato il primo cittadino. Informato dell’accaduto anche il presidente Joe Biden, che ha parlato con le autorità locali e statali. Il crollo ha interessato un condominio a forma di L costruito nel 1981 con oltre 130 unità, di cui circa 80 occupate. A collassare è stata una delle tre ali, con i balconi e i pavimenti degli appartamenti che cadevano uno sopra l’altro, come un castello di carte.
“Sembrava l’11 settembre” – Le immagini delle videocamere di sorveglianza dell’area, mostrate dai network americani, sono impressionanti e lasciano poche speranze di trovare altri sopravvissuti, oltre ai 35 già estratti dalle macerie. Tra loro anche un ragazzo, il cui salvataggio è stato trasmesso in diretta dalle tv. “Non avevo mai visto in tutta la mia vita così tante ambulanze, sembrava una scena da 11 settembre”, raccontano alcuni testimoni, “è come se fosse scoppiata una bomba”. “Peggio di un terremoto”, assicurano altri. Nicholas Balboa, che si trovava nelle vicinanze, ha riferito di essere sceso in strada in piena notte dopo aver sentito un botto. “Pensavo fosse un tuono, poi ho sentito il terreno tremare”, dice. Una volta avvicinatosi al luogo ha sentito una voce e visto un ragazzo fra le macerie. “Vedevo le sue braccia. Diceva non lasciarmi”, racconta. E’ stato lui a segnalarlo ai soccorritori. “E’ stato come un tuono, ma poi è continuato per almeno 15-30 secondi”, conferma Barry Cohen, 63 anni, ex vice sindaco di Surfside e residente nell’edificio, anche lui messo in salvo insieme alla moglie dai pompieri. “Ci siamo precipitati verso l’uscita, abbiamo aperto la porta e ci siamo fermati terrorizzati: davanti a noi c’era una voragine spalancata di macerie”, prosegue. Cohen ha riferito anche alcune circostanze inquietanti.
I precedenti lavori di costruzione – Anni fa aveva chiesto se i lavori di costruzione nelle vicinanze non avessero danneggiato il condominio dopo che aveva visto delle crepe sul bordo della piscina. Per oltre un mese, inoltre, ci sono stati lavori di costruzione sul tetto del palazzo, ma non è chiaro se siano stati usati macchinari pesanti e se possano aver causato il cedimento. La tragedia ha seminato lutto e dolore in una comunità di 6.000 abitanti, tra cui molti vacanzieri, russi immigrati e ebrei ortodossi. Una zona che sta diventando trendy, anche se le nuove costruzioni di lusso si mescolano ancora alle vecchie, come quella crollata.
Crolla un palazzo di 12 piani a Miami: si temono 100 vittime. "Sembrava l'11 settembre"
Il primo bilancio indica almeno 3 morti, ma sono ancora 100 i dispersi, mentre sono state rintracciate 102 persone
globalist Modifica articolo
25 Giugno 2021 - 10.07
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