Un bel guaio, soprattutto perché si teme che la possibile quarta ondata si abbatterà sull’Africa.
Continua a preoccupare la situazione sanitaria in Tunisia, dove anche il premier Hichem Mechichi – nonostante abbia ricevuto due dosi di vaccino anti Covid- è risultato positivo ad uno test di routine.
Mechichi, ha annunciato la presidenza, lavorerà da casa.
Secondo il settimanale Leaders, tra l’altro, il premier aveva in programma una visita in Italia ai primi di luglio.
Secondo i dati forniti dal ministero della Sanità, il 24 giugno sono stati 3.467 i nuovi casi confermati su 9.898 test effettuati e 83 i decessi, con un tasso di positivita’ del 35,03%. Tassi di contagio particolarmente alti in alcune regioni, che hanno costretto il governo domenica scorsa a decretare il lockdown generale in quattro governatorati del Paese (Kairouan, Siliana, Zaghouan e Beja) e ieri ad annunciare nuove misure restrittive valide sino all’11 luglio e modulate a seconda del numero di contagi per 100 mila abitanti.
La linea dell’esecutivo è quella di decretare misure di chiusura progressiva ove si superino i 200/300/400 casi per ogni 100.000 abitanti. La Tunisia ha registrato dall’inizio della pandemia 398.829 infezioni e 14.489 decessi.
Ad allarmare le autorità, oltre alla scoperta di alcuni casi di variante Delta e di una brasiliana, il numero dei ricoveri perché ospedali pubblici e cliniche private sono vicini al limite delle loro capacità.
La campagna di vaccinazione nazionale, cominciata il 13 marzo scorso, procede piuttosto a rilento: finora hanno ricevuto almeno una dose di vaccino 1.685.739 persone e 461.754 anche la seconda, su circa 12 milioni di abitanti.
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