Il direttore della Trump Organization si consegna alle autorità
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Il direttore della Trump Organization si consegna alle autorità

La decisione di Allen Weisselberg dopo che un gran giuriy di Manhattan ha deciso di incriminare lui e la società per reati fiscali

Allen Weisselberg
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1 Luglio 2021 - 19.29


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Allen Weisselberg, direttore finanziario della Trump Organization, si è consegnato stamattina alle autorità dopo che un gran giuriy di Manhattan ha deciso di incriminare lui e la società.
A quanto ha rivelato il Washington Post, le incriminazioni riguardano reati fiscali relativi al mancato pagamento delle tasse per i benefit dei manager della società. Verranno formalizzate oggi davanti al corte suprema dello stato di New York.
Weisselberg è la prima persona ad essere incriminata nell’ambito della lunga indagine penale condotta dal procuratore di New York Cyrus Vance jr., in collaborazione con l’attorney general di New York Leticia James, sulle attività economiche di Donald Trump. In un’intervista ieri notte a Fox News, Trump ha bollato l’inchiesta “una cosa senza senso”.
“I procuratori estremisti di New York sono contro di me, dobbiamo combattere”, ha aggiunto l’ex presidente.
Non si prevede che Trump possa essere interessato direttamente da queste incriminazioni, ma le fonti del Post sottolineano che la mossa dei procuratori newyorkesi nei confronti di Weisselberg, che lavora al fianco del tycoon dagli anni ottanta ed è la figura più importante della società non legata alla famiglia, costituisca una significativa escalation dei potenziali problemi legali dell’ex presidente. 
Secondo uno schema tipico di questo tipo di inchieste, i procuratori sperano che il direttore finanziario collabori, e, in cambio di una riduzione di pena, accetti di testimoniare nell’inchiesta sulla presunta evasione fiscale di Trump.
La stessa inchiesta di Vance è stata avviata nel 2018 sulla base delle dichiarazioni dell’ex avvocato personale e ‘mastino’ di Trump, Michael Cohen, trasformatosi in suo grande accusatore dopo essere stato incriminato per aver pagato il silenzio della porno star Stormy Daniels sulla sua relazione con Trump.
L’inchiesta si è poi allargata su altre questioni e transazioni finanziarie della Trump Organization ed è andata avanti, nonostante Trump per ben due volte si sia appellato alla Corte Suprema sostenendo che come presidente non poteva essere indagato da un procuratore statale. Finora Trump e la sua società non hanno mai affrontato incriminazioni penali, anche se in passato sono stati al centro di diverse cause civili, come quelle contro la Trump University, accusata di aver frodato gli studenti, chiusa da Trump nel 2016 con un accordo da 25 milioni di dollari.

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