Biden cancella Trump: stop alle condanne a morte federali

Biden ha compiuto un importante passo verso la riduzione dell’uso della pena di morte, che si spera, porti ad una sua abolizione totale. Il dipartimento della Giustizia Usa ha annunciato una moratoria federale sulle esecuzioni capitali dopo che l’attorney generale, Merrick Garland, ha parlato di una sproporzione di condanne alla pena di morte verso persone di colore.
“Il Dipartimento della Giustizia deve garantire che a tutti, nel sistema di giustizia penale federale, vengano riconosciuti i diritti garantiti dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti. Ma anche che tutti siano trattati in modo equo e umano”, ha affermato Garland, sottolineando che questo vale particolarmente per le pene capitali.
Garland ha quindi annunciato che il dipartimento della Giustizia rivedrà i protocolli di esecuzione messi in atto dall’ex procuratore generale William Barr. Nessun presidente in più di 120 anni, come Donald Trump, aveva approvato tante esecuzioni federali.
L’ultimo detenuto a essere giustiziato, Dustin Higgs, è stato messo a morte nel complesso della prigione federale di Terre Haute, nell’Indiana, meno di una settimana prima che Trump lasciasse l’incarico.
L’annuncio di Garland della moratoria delle esecuzioni federali, che in effetti era stata in vigore già per 17 anni prima delle 13 esecuzioni dell’amministrazione Trump, arriva dopo che per mesi i gruppi per l’abolizione della pena di morte hanno esortato Joe Biden a mantenere le sue promesse.
Biden è il primo presidente in carica che si oppone apertamente alla pena capitale, e durante la campagna elettorale si è espresso per la sua abolizione a livello federale. Una mossa che, come quella della moratoria, non avrebbe comunque effetto sulle decisioni degli stati americani che ancora adottano la pena di morte. Un numero sceso a 30 dopo che negli ultimi anni diversi stati hanno abolito la pena capitale, tra i quali la Virginia, il primo stato del Sud a fare questo passo.