Sperando che non ci possa più tornare, intanto il trasloco dopo oltre un mese dalla sua estromissione a favore di Naftali Bennett è avvenuto nella notte.
L’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lasciato definitivamente la sua residenza ufficiale a Gerusalemme.
“Poco dopo la mezzanotte la famiglia Netanyahu ha lasciato la residenza di Balfour Street”, ha detto ai giornalisti un portavoce della famiglia in una nota. I camion dei traslochi sono stati avvistati fuori dall’edificio e diverse Audi nere sono state filmate all’uscita durante il fine settimana.
Netanyahu, che è stato leader di Israele per 12 anni consecutivi dopo un precedente mandato di tre anni, è rimasto in carica più a lungo di qualsiasi altro primo ministro nella storia di Israele, ed è rimasto in carica anche quando ha dovuto rispondere di accuse di frode, corruzione e millantato credito, negandole e definendole un complotto della sinistra.
Dopo quattro tornate elettorali in meno di due anni che hanno spaccato il Paese, il nazionalista di destra Naftali Bennett ha giurato il 13 giugno a capo di un’ampia coalizione, spodestandolo.
Tuttavia, Netanyahu non aveva lasciato la residenza del primo ministro, continuando a ricevervi ospiti, tra cui Nikki Haley, già ambasciatrice Usa al’Onu durante la presidenza di Donald Trump.
Alla fine di giugno, gli uffici di Netanyahu e Bennett hanno annunciato una data definitiva per il trasferimento dell’ex premier: sabato 10 luglio. Netanyahu se ne è andato dopo la mezzanotte di domenica, poco dopo la scadenza concordata. I suoi detrattori che avevano organizzato proteste settimanali fuori dalla residenza per più di un anno hanno commentato su Facebook che “l’imputato e la sua famiglia sono fuggiti nella notte, come l’ultimo dei ladri”.
Bennett si insedierà nella residenza del primo ministro in giornata.
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