Bolsonaro peggio di Trump: denuncia in anticipo brogli elettorali (che avverranno nel 2022)
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Bolsonaro peggio di Trump: denuncia in anticipo brogli elettorali (che avverranno nel 2022)

Il fascista al potere è tornato ad attaccare il Tribunale superiore elettorale (Tse), accusandolo di aver contribuito a brogli alle elezioni presidenziali. 

Bolsonaro e Trump
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13 Luglio 2021 - 20.00


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Un pericoloso golpista nostalgico della dittatura militare brasiliana.
In un’intervista il presidente del Brasile Jair Bolsonaro è tornato ad attaccare il Tribunale superiore elettorale (Tse), accusandolo di aver contribuito a brogli alle elezioni presidenziali. 
Nonostante le critiche continue al sistema elettorale, Bolsonaro non ha mai mostrato prove delle presunte irregolarità da lui contestate. Le recenti accuse hanno generato un’ondata di indignazione da parte dei rappresentanti delle istituzioni.
Oltre a spingere per il ritorno al voto cartaceo, Bolsonaro ha “maledetto” il presidente del Tse, Luís Roberto Barroso, e ha indicato la possibilità di non tenere le elezioni nel 2022, cosa che non dipende dal capo dell’esecutivo a meno di un colpo di Stato. 
“La frode è all’interno del Tse, non ci sono dubbi, è stato fatto così nel 2014” ha detto Bolsonaro. “Non ho paura delle elezioni. Darò la fascia presidenziale a chi vincerà in modo verificabile e affidabile. In questo modo, però, corriamo il rischio di non avere le elezioni l’anno prossimo”.
Sabato, otto partiti politici si sono riuniti per redigere una nota congiunta in difesa della democrazia e del sistema elettorale brasiliano. Secondo il documento, nessuna minaccia alla democrazia dovrebbe essere tollerata: “Abbiamo piena fiducia nel sistema elettorale brasiliano, che è moderno, veloce, sicuro e verificabile”, si legge nel comunicato. “Le elezioni garantiscono a ogni cittadino il diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti e dirigenti. Difenderemo sempre senza compromessi questo diritto, che si concretizza nel voto. Chi si oppone al diritto alla libera scelta dei cittadini, incontrerà la nostra più ferma opposizione”.
Ieri, il vicepresidente Hamilton Mourão ha dichiarato all’emittente Cnn Brasil che le elezioni presidenziali si terranno l’anno prossimo, anche nel caso in cui la proposta per il voto cartaceo verificabile, in fase di elaborazione alla Camera dei deputati, non sarà approvata.

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