Decisioni che stanno ribaltando alcune tra le più alte cariche dello stato tunisino, con il presidente tunisino Kais Saied artefice di tutto quanto.
Dopo le decisioni inaspettate di domenica sera con le quali ha congelato il parlamento per 30 giorni e cacciato il premier Mechichi, Saied ha licenziato per decreto anche una ventina di alti funzionari governativi e il procuratore generale militare Taoufik Ayouni.
Tra i silurati eccellenti ci sono il segretario generale del governo, Walid Dhahbi e il presidente del Comitato generale dei martiri e dei feriti della rivoluzione e degli atti terroristici, Abderrazek Kilani.