Taxi gratis e sconti: la strategia del Regno Unito per invogliare a vaccinarsi
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Taxi gratis e sconti: la strategia del Regno Unito per invogliare a vaccinarsi

Non ci sono solo i 'no vax' da convincere: resta infatti un esercito di giovani che non ha messo il vaccino in cima alla lista delle sue priorità

Incentivi per fare il vaccino in Regno Unito
Incentivi per fare il vaccino in Regno Unito
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1 Agosto 2021 - 19.59


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Occorre inventarsele tutte per convincere giovani e anziani al vaccino.

Persino il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato il suo assenso agli incentivi economici per chi si vaccina, fino a 100 dollari è l’ipotesi nel Paese dove sta prendendo piede l’iniziativa.

Ma non ci sono solo i ‘no vax’ da convincere: resta infatti un esercito di giovani che, sarà la beata spensieratezza dell’età, non ha messo il vaccino in cima alla lista delle sue priorità.

Nella gran parte dei casi non si tratta di un fatto ideologico e allora forse basta un ‘aiutino’.

A questo hanno pensato alcune aziende private nel Regno Unito e, con una mossa che unisce senso civico e fiuto per il marketing, hanno lanciato una seria di iniziative e offerte dedicate proprio ai giovani che si vaccinano.

E il governo britannico non può che sostenere l’iniziativa, ringraziare, e rilanciare annunciando ulteriori partnership in arrivo su questo fronte.

L’operazione guarda a tutto quel mondo che ruota attorno alla giornata di un giovane: così la compagnia di taxi Bolt offrirà viaggi gratuiti per raggiungere hub preposti alle inoculazioni, mentre la concorrente Uber offrirà sconti ai neo-vaccinati che esibiscano un certificato, come farà anche la sua filiale di consegna cibo, Uber Eats.

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Tutti gli utenti delle app saranno inoltre stimolati a darsi da fare con messaggi e promemoria, facilitando quindi una sorta di tam tam, sempre la tecnica più efficace per attirare l’attenzione di potenziali clienti e – in questo caso specifico – vaccinandi.

Allora, sulla falsariga di Uber anche Deliveroo e Pizza Pilgrims propongono un ventaglio di offerte e incentivi. Intanto Il governo britannico, fa sapere la Bbc, sta preparando voucher o codici di sconto per negozi e ristoranti, a chi si presenta in uno della miriade di piccoli centri vaccinali che sorgono “come funghi” nel Paese o che si prenotano attraverso l’Nhs, il servizio sanitario nazionale.

Il segretario alla Sanita’, Sajid Javid, ha ringraziato le società private che collaborano al piano vaccinale nazionale, invitando la gente ad “approfittare degli sconti”.

L’obiettivo far crescere i numeri: perché se in tutto il Paese il 72% degli adulti ha ricevuto due dosi e l’88,5% una, nella sola Inghilterra la percentuale dei giovani tra i 18 e i 29 che ha ricevuto almeno la prima dose si ferma al di sotto.

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I britannici non sono però i primi ad aver pensato di prendere i giovani vaccinandi per la gola: attraversando di nuovo l’Atlantico si scoprono una miriade di piccole iniziative simili nei vari stati degli Usa, su cui spicca la campagna ‘Joint for jabs’ – ovvero ‘Uno spinello per un vaccino’- lanciata circa un mese fa nello stato di Washington, dove la cannabis è legale.

In sostanza, nel tentativo di promuovere la campagna di immunizzazione, veniva consentito temporaneamente agli esercizi commerciali con licenza di vendere cannabis al dettaglio, di offrire uno spinello gratis a chi avesse ricevuto la sua prima o seconda dose di siero anti-covid.

Ma anche altri Stati si sono dati da fare: c’è chi offre birre e chi un biglietto della lotteria.

E’ il caso di Hong Kong che, oltre ad un giorno di riposo dal lavoro, ha messo in palio l’estrazione di una macchina o addirittura di una casa. Israele, pioniere della maxi campagna vaccinale, ha offerto ai giovani pizza, brindisi o piatti tipici.

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E anche Dubai cerca di pendere per la gola i potenziali vaccinandi con coupon di sconti nei ristoranti.

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