Una morte che pesa sulla coscienza (se mai ne avesse una) di Donald Trump che ha istigato un mezzo golpe pur di non accettare di aver perso le elezioni in maniera netta.
Un terzo agente delle forze di polizia che risposero all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso, a Washington, si è tolto la vita. Lo ha comunicato ieri il Dipartimento di Polizia Metropolitana del District of Columbia.
Gunther Hashida, agente con 18 anni di servizio alle spalle, è stato trovato morto giovedì scorso nella sua abitazione, ha confermato il portavoce del Dipartimento Hugh Carew in una dichiarazione al New York Daily News.
Altri due agenti che erano in servizio quel giorno a Capitol Hill si sono tolti la vita: Howie Liebengood e Jeffrey Smith.
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