In Italia una situazione del genere sarebbe impensabile: a volte però occorrerebbe fermarsi e capire che siamo fortunati ad avere cure mediche che in altri paesi non possono avere.
Ma non solo, addirittura ci permettiamo di tifare contro un’arma che potrebbe aiutarci a debellare definitivamente il virus.
Una folla di giovani e studenti è scesa per le strade di Bangkok per chiedere accesso gratuito alla campagna vaccinale contro il Covid-19.
Il movimento Sì-vax thailandese si è scontrato con le forze dell’ordine: si contano decine di arresti e feriti. Il governo ha infatti deciso di somministrare il siero cinese Sinevac – criticato dalla comunità scientifica per la bassa risposta immunitaria – solo dietro pagamento.
Gli scontri – Per contenere i Sì-vax, le forze dell’ordine hanno sparato proiettili di gomma ad altezza uomo e gas lacrimogeni per disperdere la folla. Nei giorni scorsi, alcuni mezzi sono stati dati alle fiamme dai manifestanti che chiedono le dimissioni del primo ministro Prayut Chan-o-Cha.
Linea dura del primo ministro – Nonostante i disordini, il premier ha fatto sapere di non voler ritornare sui suoi passi: le vaccinazioni continueranno ad essere accessibili a un cerchio ristretto di persone, mentre rifiuta l’ipotesi di continuare la campagna di vaccinazione utilizzando i sieri Pfizer o Moderna.