Amnesty International ha chiesto al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di “fare la cosa giusta” e far cadere le accuse mosse contro il fondatore di Wikileaks, Julian Assage.
La richiesta giunge alla vigilia dell’udienza preliminare a Londra, nel ricorso contro il giudizio di sospensione dell’estradizione di Assange negli Usa.
La giustizia britannica ha respinto il trasferimento di Assange negli Stati Uniti a gennaio, dove avrebbe dovuto affrontare gravi accuse per la fuga di migliaia di documenti segreti. Per Amnesty, gli Stati Uniti si sono impegnati in “un palese gioco di prestigio legale” per cercare di ribaltare una sentenza basata sostanzialmente sulla delicata salute mentale di Assange.
“Dato che il governo Usa si è riservato il diritto di rinchiudere Julian Assange in un centro di massima sicurezza e di sottoporlo a misure amministrative speciali”, il direttore dell’organizzazione per l’Europa, Nils Muiznieks, ritiene che Washington offra garanzie “inaffidabili”.
Per questo ha chiesto il rigetto del ricorso e ha esortato Biden a “cogliere l’occasione” e a far cadere le accuse “politiche” contro Assange. Queste accuse, secondo Muiznieks, “hanno messo in panchina la libertà di stampa e la libertà di espressione”.
Amnesty chiede a Biden di far cadere le accuse di spionaggio per Assange
La richiesta giunge alla vigilia dell'udienza preliminare a Londra, nel ricorso contro il giudizio di sospensione dell'estradizione del fondatore di Wikileaks negli Usa
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10 Agosto 2021 - 18.54
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