Sono in corso ancora oggi i voli di rientro dall’Afghanistan organizzati dal governo e dell’Aeronautuca Militare.
In uno di questi è presente anche l’attivista afghana Zahra Ahmadi, accolta dal fratello Ahmad all’aeroporto di Fiumicino
“C’è una totale disperazione in Afghanistan. Oltre a donne e bambini ci sono tanti altri uomini che soffrono. Questo giorno, che coincide con l’arrivo di mia sorella, dovrebbe essere un giorno speciale per me ma non è così: una parte di me sta ballando, l’altra è in lutto”.
La voce a tratti rotta dall’emozione, gli occhiali da sole che cercano di coprire gli occhi lucidi, Ahmed, attorniato dalle troupe televisive presenti all’aeroporto di Fiumicino per l’arrivo del volo dell’Aeronautica Militare con a bordo 202 evacuati dall’Afghanistan, tra cui collaboratori e loro familiari ma anche i componenti della Fondazione Veronesi.
“Sono molto felice – aggiunge l’uomo – di quello che ha fatto il Governo italiano per me. Ringrazio il ministro Guerini e tutto lo staff italiano lì a Kabul dove la situazione è grave. È stato fatto tutto il possibile – ha aggiunto – ma non c’è solo Zahara. Abbiamo il dovere di aiutare anche gli altri”.