Le partenze dell’Afghanistan verso l’Europa o altri paesi più sicuri prosegue, ma non tutti i voli sono sfruttati al massimo per salvare centinaia di disperati che tentano di fuggire dai talebani.
Paul Farthing, ex militare della Marina britannica e poi fondatore della “Nowzad Dogs”, un’associazione per la protezione degli animali in Afghanistan, ha denunciato quanto sta accadendo all’aeroporto di Kabul. Mentre migliaia di civili si ammassano ogni giorno nello scalo in cerca di una via di fuga dai talebani, un aereo militare è partito per la Norvegia praticamente vuoto.
A bordo soltanto la moglie di Farthing, che ha scattato la fotografia dell’interno del velivolo, e altre pochissime persone.
L’ex militare e la consorte Kaisa si sono recati all’aeroporto di notte, nella speranza di riuscire a evitare il caos. Nonostante i rischi di viaggiare al buio, la coppia è riuscita a raggiungere lo scalo e la donna si è imbarcata su un volo insieme a una manager incinta dell’associazione e il suo giovane figlio.
Paul Farthing ha, invece, deciso di restare a Kabul fino a quando tutti i membri dello staff e le loro famiglie non saranno in salvo.
Se da una parte l’uomo ha espresso gioia per il ritorno in Norvegia della moglie, dall’altra non ha potuto non denunciare il fatto che l’aereo sia partito vuoto, mentre all’interno dello scalo ci sono migliaia di cittadini afghani che vorrebbero lasciare il Paese, ormai caduto sotto il potere dei talebani. “Lasceremo indietro le persone – ha detto -, la situazione è straziante a Kabul. L’evacuazione è un assoluto disastro. Assisteremo ad alcune scene assolutamente orribili”.