Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, stamani ha criticato due giudici della Corte suprema (Stf), poche ore prima di guidare gli atti di protesta contro la stessa Corte, promossi dai suoi sostenitori, che si svolgono oggi a Brasilia e San Paolo.
“Il nostro Paese non può continuare a essere tenuto in ostaggio da una o due persone: o queste persone rientrano nei ranghi, o saranno ignorate dalla vita pubblica”, ha detto il capo dello Stato durante una diretta sui social.
Nelle ultime settimane, Bolsonaro ha intensificato gli attacchi ai giudici della Stf, Alexandre de Moraes e Roberto Barroso, colpevoli, a suo dire, di agire “fuori dalla Costituzione”.
“Continuerò a giocare dentro le quattro righe (della Costituzione) ma d’ora in poi non ammetterò che altri giochino al di fuori di esse”, ha affermato il leader di estrema destra.
Bolsonaro è oggetto di indagini sia presso la Stf, su ordine di de Moraes, sia presso il Tribunale superiore elettorale, (Tse), di cui Barroso è presidente.
“La regola del gioco è una: rispetto della Costituzione, libertà di opinione e che la volontà popolare sia posta davanti a tutto”, ha concluso Bolsonaro.
Bolsonaro chiama gli estremisti contro i giudici: "Devono rispettare la Costituzione"
Il presidente brasiliano contro la Corte suprema: "Il nostro Paese non può continuare a essere tenuto in ostaggio da una o due persone"
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7 Settembre 2021 - 18.14
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