Lui è finito nel mirino delle accuse e ora cerca di uscirne.
L’ex presidente afgano Ashraf Ghani, fuggito da Kabul poco prima dell’ingresso dei talebani si è scusato con gli afghani per l’esito catastrofico della storia e poi ha detto di volere “un’indagine finanziaria sotto egida Onu o di un’altro ente imparziale” per dimostrare di non essere scappato portando via fondi statali.
In una nota pubblicata su Twitter Ghani tenta di riabilitarsi e sottolinea di “dovere una spiegazione al popolo afgano per aver lasciato in maniera improvvisa Kabul il 15 agosto dopo che i talebani sono entrati nella città in maniera inaspettata”.
“Me ne sono andato su pressione della sicurezza del palazzo che mi ha avvertito del rischio di terribili combattimenti casa per casa come quelli subiti nella Guerra civile degli anni Novanta.
Lasciare Kabul – ha proseguito Ghani – è stata la decisione più difficile della mia vita, ma ho pensato che fosse l’unico modo per salvare Kabul e i suoi sei milioni di abitanti”.