La Croazia si appella alla domanda di tutela della menzione tradizionale “Prosek”
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La Croazia si appella alla domanda di tutela della menzione tradizionale “Prosek”

Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli: “Per affinità fonetica e visiva, evoca nella mente del consumatore medio europeo proprio il Prosecco italiano. Ci opporremo”

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22 Settembre 2021 - 12.32


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La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ue la domanda di protezione della menzione tradizionale “Prosek”, presentata dalla Croazia.
La pubblicazione era stata anticipata dall’Esecutivo Ue nella risposta data dal commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski a un’interrogazione di europarlamentari di diversi paesi e schieramenti.
La Croazia vuole utilizzare la menzione tradizionale “Prosek” per quattro vini a denominazione d’origine protetta. La pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda entro un termine di due mesi.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che sottolineato come “non ci siano le condizioni giuridiche affinché esso possa essere registrato”.
Questo perché, secondo Patuanelli, il termine Prosek, “per affinità fonetica e visiva, evoca nella mente del consumatore medio europeo proprio il Prosecco italiano”.
“Ad oggi non è stata ancora preso nel merito una decisione definitiva sulla registrazione, la normativa europea ci consente in sede di opposizione di far valere le nostre ragioni. Ad oggi la commissione ha dato semplicemente l’assenso alla pubblicazione in gazzetta della domanda” ha affermato il ministro, sottolineando che l’Italia farà opposizione formale nei sessanta giorni decorrenti dalla pubblicazione della richiesta di registrazione in Gazzetta Ufficiale.
“Ribadisco il mio impegno e di tutto il Governo, metteremo in campo tutte le nostre forze ed energie per bloccare questa errata e assurda decisione che mortifica la storia e l’identità dei nostri territori e penalizza i nostri produttori e consumatori. Auspico ma sono più che convinto di avere l’appoggio di tutti voi oltre dell’intero Governo per quella che necessariamente non può che essere una battaglia di tutto il sistema Paese a favore di una delle poi importati e ed esclusive eccellenze”.
Il Prosecco – ha premesso il ministro – rappresenta “una tipicità esclusivamente italiana nonché il caso di maggiore successo commerciale degli ultimi anni: nel 2020 sono state prodotte 500 milioni di bottiglie per 2,4 miliardi di euro di fatturato al consumo. Nell’arco di poco più di un decennio dalla sua costituzione, il Prosecco è diventata la prima Dop italiana nel comparto del vino: negli ultimi cinque anni, sia le esportazioni sia il valore della produzione sono aumentate di circa il 30%, arrivando a sfiorare una quota del 25% sul valore totale nazionale delle Dop vino”.
Patuanelli ha anche sottolineato che il Prosecco “ha svolto un ruolo determinante nella crescita delle esportazioni di vino italiano fino a raggiungere, nel 2020, una quota di oltre il 16% del totale”.
Oggi, come riporta Patuanelli, “oltre i tre quarti delle bottiglie prodotte sono collocati all’estero, specie nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Germania. Un effetto trainante che si riflette anche nei risultati dell’export di vino del primo semestre di quest’anno, che cresce del 15,2% rispetto al primo semestre 2020, a fronte di una crescita del 12,2% del settore agroalimentare nel suo complesso”.

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