Negli Usa evitato lo shutdown, ma è frattura tra i dem sul mancato accordo per il piano infrastrutture
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Negli Usa evitato lo shutdown, ma è frattura tra i dem sul mancato accordo per il piano infrastrutture

Trovato l'accordo bipartisan per evitare la paralisi dei servizi federali per mancanza di copertura finanziaria. Poi la mancata unione sul disegno di legge infrastrutturale da 1,2 trilioni di dollari

Il voto negli Usa, evitato lo shutdown
Il voto negli Usa, evitato lo shutdown
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1 Ottobre 2021 - 11.33


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Non sono mancati momenti di tensione, nonostante il sospiro di sollievo: il Senato e poi la Camera Usa, in via bipartisan, hanno approvato un disegno di legge che evita lo shutdown del governo.

Nell’ultimo giorno dell’anno fiscale è stato trovato un accordo per evitare la paralisi. Ma i democratici divisi hanno rinviato il voto sul disegno di legge infrastrutturale da 1,2 trilioni di dollari per trasformare le reti di trasporto americane e l’accesso a Internet – uno dei piani prioritari dell’agenda di Biden – dopo non essere riusciti a ottenere abbastanza sostegno dai propri legislatori.

“Si avvisano i membri che non sono previsti ulteriori voti alla Camera stasera”, ha dichiarato in una nota l’ufficio del leader della maggioranza alla Camera Steny Hoyer. 

Con l’approvazione del finanziamento a breve termine, che al Senato richiedeva 60 voti ed è stato approvato con 65 favorevoli e 35 contrari, il Congresso ha evitato che venissero bloccati i servizi federali, il cosiddetto shutdown, per mancanza della copertura finanziaria, il cui termine scade alla mezzanotte di oggi.

Con il via libera del Senato e con quello successivo della Camera – dove il disegno di legge è passato con  254 voti contro 175 – il Congresso garantirà i servizi governativi fino al 3 dicembre. L’accordo decisivo era stato raggiunto mercoledì notte tra repubblicani e democratici.

Il presidente Joe Biden deve firmare la legge prima della mezzanotte, per evitare che scatti lo shutdown. Il testo prevede anche 28,6 miliardi di dollari di aiuti legati ai disastri ambientali e 6,3 miliardi di sostegno agli evacuati afghani.

All’inizio i democratici avevano cercato di aggiungere alla legge la sospensione del tetto del debito ma i repubblicani si erano rifiutati di votarlo.

In più due senatori democratici, i moderati Joe Manchin e Krysten Sinema, considerati la ’spina nel fianco’ del partito, spesso allineati con i repubblicani, avevano espresso dubbi su una serie di punti. Tolto il tema della sospensione del tetto alla spesa, l’accordo con i conservatori è stato trovato sul filo di lana.

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