Una lieve apertura che non basta però a far cambiare l’opinione sulle mostruosità commesse in precedenza.
Dopo oltre un mese e mezzo l’Afghanistan torna a emettere passaporti. I documenti continueranno temporaneamente a recare la dicitura della Repubblica islamica formalmente decaduta il 16 agosto con la proclamazione dell’Emirato da parte dei talebani.
A renderlo noto è stato Alim Gul Haqqani, responsabile ad interim del dipartimento preposto del ministero degli Interni, come si legge sul portale di notizie locale Tolo news.
Nel corso di una conferenza stampa, Haqqani ha riferito che almeno 25mila documenti sono già pronti per essere stampati e che il dipartimento del ministero ha ripreso le sue attività anche nelle provincee.
Il capo della comunicazione del dicastero degli Interni, Saeed Khosti ha confermato che i passaporti porteranno ancora la dicitura della Repubblica islamica. Il dirigente ha anche sottolineato che a tutte le dipendenti del dipartimento è stato chiesto di tornare a lavorare regolarmente.
Una specifica, questa, probabilmente rivolta alle organizzazioni che hanno denunciato trattamenti discriminatori nei confronti delle donne da parte del governo talebano.
E’ stato possibile verificare che effettivamente almeno alcune impiegate degli uffici del ministero sono tornate al loro posto.
Nelle scorse settimane numerose persone si sono radunate nei pressi della sede del dipartimento a Kabul chiedendo il ripristino dei servizi del dipartimento. I passaporti sono infatti necessari per poter lasciare il Paese.
Un aspetto, questo, ancora più rilevante se si pensa alle migliaia di persone che sono state evacuate dall’Afghanistan nei concitati giorni che hanno seguito la presa del potere da parte dei talebani. Stando ai dati ufficiali, in due mesi almeno 170mila persone hanno fatto richiesta per il passaporto.
