E’ indagato per corruzione, e nonostante la sua difesa la sua carica sembra essere più che traballante.
I verdi austriaci hanno fallito nel loro tentativo di far approvare il bilancio prima del voto di sfiducia di martedì pomeriggio contro il cancelliere Sebastian Kurz, che rischia di far cadere il governo di cui fanno parte, assieme ai popolari dell’OeVp.
Kurz si dice innocente e dice di non volersi dimettere, ma la sua posizione appare sempre più traballante.
Il vice cancelliere Werner Kogler aveva particolarmente insistito di cercare di far passare il bilancio, sottolineando come serva per importanti progetti legati all’espansione dei trasporti pubblici, la digitalizzazione delle scuole e l’acquisto di altri vaccini anticovid.
Ma intanto l’attenzione politica si sposta sulla possibile crisi di governo e tutti gli occhi sono puntati sul partito socialdemocratico (SpOe) che potrebbe cercare di formare una coalizione quadripartita, violando il tabù di un’alleanza con il controverso partito di ultradestra FpOe.
“Situazioni straordinarie richiedono soluzioni straordinarie” ha detto la leader socialdemocratica Pamela Rendi-Wagner all’emittente pubblica Orf, descrivendo una coalizione da lei guidata con i Verdi, i liberali di Neos e l’FpOe come “improbabile ma possibile”.
Fra le difficoltà anche le convinzioni no vax di Herbert Kickl, leader dell’FpOe.