Linea dura e nessuno sconto: il presidente americano Joe Biden vorrebbe veder processare quanti non cooperano con la commissione del Congresso che indaga sui fatti del 6 gennaio, il giorno in cui una folla assaltò il Campidoglio a Washington.
“Spero che vengano perseguiti e che la commissione li chiami a rispondere” delle loro responsabilità, ha dichiarato ai giornalisti, ribadendo che queste persone dovrebbero essere “processate”.
La commissione che indaga sull’attacco al Campidoglio ha annunciato di voler chiedere l’incriminazione di Stephen Bannon, dopo che l’ex stratega di Donald Trump non si è presentato due giorni fa a testimoniare in audizione.
“Non intendiamo tollerare il mancato rispetto dei nostri mandati di comparizione”, ha reso noto la commissione d’inchiesta della camera. Il voto per chiedere l’accusa formale nei confronti del guru dell’estrema destra americana è previsto per martedì mattina. Poi sarà il dipartimento di Giustizia a decidere come procedere. Il Congresso può deferire i testimoni reticenti al dipartimento perché siano perseguiti penalmente: i trasgressori rischiano il carcere, una multa o entrambi.
Era stato l’ex presidente Trump ad ordinare agli ex membri del suo staff di non rispondere alle convocazioni, invocando l’immunità e astenendosi dal consegnare documenti riservati che potrebbero essere protetti dal privilegio presidenziale.
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, è successivamente tornata sul tema con riferimento alle parole del presidente Biden per ribadire il ruolo indipendente del Dipartimento alla Giustizia in qualunque decisione di incriminazione.
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