Arriva in Gran Bretagna il burattino della bambina siriana per l'ultima tappa del suo viaggio
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Arriva in Gran Bretagna il burattino della bambina siriana per l'ultima tappa del suo viaggio

La gigantesca bambola percorrerà la Manica, sui passi dei rifugiati provenienti dalla Siria

Little Amal
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18 Ottobre 2021 - 16.13


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Il simbolo dei rifugiati siriani ha fatto il giro del Mondo.
Il gigantesco burattino, raffigurante una bambina siriana, raggiungerà il Regno Unito, dopo aver camminato per migliaia di chilometri attraverso l’Europa. Il cammino di Amal si concluderà nel Kent, dopo aver percorso le stesse tappe che più di 17mila siriani hanno intrapreso quest’anno per fuggire da conflitti, fame e persecuzione. 
Il viaggio intercontinentale di Little Amal sta volgendo al termine. Il gigantesco burattino, raffigurante una bambina siriana, raggiungerà il Regno Unito, dopo aver camminato per migliaia di chilometri attraverso l’Europa.
Il cammino di Amal si concluderà sulla spiaggia di Folkestone, nel Kent, dopo aver percorso le stesse tappe che più di 17mila siriani hanno intrapreso quest’anno per fuggire da conflitti, fame e persecuzione. Amal è partita alla fine di luglio dal confine turco-siriano, a Gaziantep, e, nell’ultima tappa del suo viaggio, visiterà le principali città della Gran Bretagna, fino ad arrivare a Manchester. 
Nata dal progetto The Walk, la piccola Amal, il cui nome significa speranza in arabo, racconta la storia di una bambina siriana in cerca di sua madre, come accade a molti giovani rifugiati. L’idea è quella di portare, in paesi e città di tutta Europa, il suo messaggio di sfollamento, perdita, dignità ma anche speranza.
Dalla Turchia alla Grecia, poi attraverso l’Italia, la Svizzera, la Germania, il Belgio e la Francia, fino al Regno Unito, il burattino di oltre tre metri è stato gestito da una squadra di otto burattinai che hanno lavorato per controllare le gambe, le braccia e le espressioni del viso.
Little Amal ha incontrato migliaia di persone per le strade, ma le connessioni più potenti sono state quelle con i rifugiati.  “Le persone emarginate si vedono finalmente rappresentate, festeggiate, al centro della scena. Trovano nella piccola Amal un pezzo della loro storia” racconta al Guardian David Lan, uno dei creatori del progetto.

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