Un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato che Bruxelles è in attesa da settimane dell’ok delle autorità polacche per un sopralluogo alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, dove alcune decine di migranti sono intrappolati da quest’estate. Alcune di queste persone sono morte di stenti e proprio lì è prevista la costruzione di un muro per i respingimenti.
Il governo di Mateusz Morawiecki impedisce anche a organizzazioni non governative e media di avvicinarsi. Inoltre, nel Paese è passata una norma che – in contrasto col diritto internazionale e dell’Ue – legalizza i respingimenti dei migranti. L’emendamento, approvato dal Parlamento polacco il 14 ottobre, prevede che gli stranieri fermati dopo aver attraversato irregolarmente il confine, siano obbligati a lasciare il territorio, col divieto di ingresso nel Paese per un periodo compreso tra “sei mesi e tre anni”.
Le autorità polacche possono inoltre “lasciare in sospeso” una domanda di asilo presentata da uno straniero che viene fermato subito dopo essere entrato “irregolarmente” nel Paese.
“L’Ue intende proseguire nelle discussioni” con Varsavia “sulla legge sull’asilo polacca delle norme dell’Unione”, ha affermato il portavoce della Commissione europea.
La Polonia nega alla Ue l'accesso ai confini della Bielorussia
È una settimana che la Commissione Ue attende l'autorizzazione della Polonia per un sopralluogo dove sono tenuti in stato di fermo decine di migranti, di cui alcuni sono morti di stenti
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26 Ottobre 2021 - 19.13
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