Parole dure ma ampiamente argomentate. Del resto quello che è accaduto in questi mesi è più indicativo di tante considerazioni”
“Sono passati 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino e l’Europa non ha imparato nulla dalla propria storia. Ancora una volta è il Papa a ricordarci le nostre responsabilità nei confronti delle persone migranti intrappolate all’esterno della fortezza Europa”.
A dirlo è Mediterranea Saving Humans, ricordando che “le ong e associazioni impegnate nel salvataggio in mare ripetono queste frasi da anni, nella quasi totale indifferenza di media e istituzioni”. Ancora una volta il Pontefice è tornato ad accendere i riflettori sul fenomeno migratorio, richiamando gli Stati europei alle proprie responsabilità in termini di accoglienza e integrazione.
Per l’ong il “naufragio della civiltà”, a cui ha fatto riferimento Bergoglio come pericolo più che concreto, è iniziato con “l’abbandono dell’operazione Mare Nostrum, ovvero quando gli Stati hanno smesso di adempiere ai propri doveri stracciando la Convenzione di Ginevra e quella di Amburgo. Così la persona migrante è diventata sinonimo di nemico, anziché di essere umano da aiutare e accogliere. Un nemico da cui difendersi erigendo muri e fili spinati, da imprigionare nei centri di detenzione libici e da far morire di freddo nelle foreste tra la Polonia e la Bielorussia. L’Europa ha dichiarato guerra ai migranti e a chi pratica la solidarietà nei loro confronti. L’Europa ha dichiarato guerra a sé stessa e ai suoi valori fondanti”, concludono da Mediterranea Saving Humans.