Un paese che rischia di essere ostaggio di una destra sempre più liberticida e che da quando c’è Trump ha perso anche il ritegno, come si è visto quando hanno cercato di bloccare l’esito delle elezioni.
“Non sono arrivata a questa conclusione alla leggera o perché in disaccordo con una particolare sentenza, ma perché credo che l’attuale Corte minacci le fondamenta democratiche delle nostra nazione”.
Così la senatrice, ed ex candidata alla Casa Bianca, Elizabeth Warren riprende un tema caro alla sinistra dem riguardo alla necessità di aumentare il numero dei giudici della Corte Suprema, dove al momento i conservatori hanno la schiacciante maggioranza di sei giudici a tre.
In un articolo pubblicato sul Boston Globe, Warren sostiene che bisogna nominare almeno altri quattro giudici per riequilibrare la Corte, elencando una serie di decisioni definite “radicali” già prese dal massimo organismo giuridico americano. E soprattutto esprimendo la preoccupazione per le decisioni che dovrà prendere in futuro riguardo all’aborto e il controllo delle armi.
“L’illegalità di questa Corte è una potente minaccia alla nostra democrazia e al nostro Paese” scrive la senatrice democratica riferendosi “al furto di due seggi” operati dall’allora leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, che si è rifiutato di ratificare il giudice nominato da Barack Obama nell’ultimo anno del suo mandato, approvando invece in fretta e furia la nomina fatta da Donald Trump a poche settimane dalle elezioni presidenziali.
Per questo Warren afferma che il Congresso deve esercitare l’autorità che gli conferisce la Costituzione di aumentare il numero dei giudici.
“Il Congresso lo ha già fatto sette volte in passato – conclude – per ristabilire l’equilibrio e l’integrità dell’istituzione danneggiata, il Congresso deve aumentare di quattro o più giudici la Corte Suprema”.