Il neo eletto presidente cileno ha annunciato di voler fare un atto simbolico quanto importante per rimarcare la differenza con il suo predecessore non appena si sarà insediato.
Gabriel Boric il prossimo 22 marzo alla Moneda ritirerà tutte le denunce ai manifestanti che hanno partecipato all”estallido social”, come viene chiamato il movimento di protesta tra il 2019-2020.
Lo ha reso noto il coordinatore della campagna elettorale del 35enne leader della sinistra radicale cilena che domenica ha vinto le elezioni presidenziali.
“Le denunce fatte sulla base della legge di emergenza saranno ritirate nel minuto stesso in cui Gabriel Boric si insedierà, questo è un impegno, non hanno nessuna ragione di essere”, ha detto Giorgio Jackson, ricordando come il presidente uscente Sebastiano Pinera, di fronte all’esplosione del movimento di protesta contro l’aumento dei prezzi e la corruzione, dichiarò lo stato di emergenza e schierò l’esercito.
“Questo ha provocato che molte persone oggi sono sottoposte a misure cautelari che non hanno nessun senso” ha continuato il capo della campagna di Boric che ha denunciato “l’interferenza fatta dal governo sui giudici” e definito “estremamente ingiusta la situazione che stanno vivendo molte persone che dovrebbero aspettare mesi o anni per il giudizio. “Alcuni sono ancora oggi privati della libertà, molti di loro senza nessuna prova a loro carico”, ha aggiunto.