L’ex presidente cilena e attuale Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ritiene che il futuro governo del presidente eletto del Cile, Gabriel Boric, “sarà impegnativo” a causa della polarizzazione della società cilena, sebbene confidi nella sua capacità di “migliorare l’ambiente politico”, deterioratosi dopo le proteste del 2019.
”Abbiamo visto che nel 2019 c’è stata una grande esplosione sociale con la gente in piazza. E’ stato un momento politico complesso. E sarà difficile perché (Boric) è giovane, ma d’altra parte ci sono tante persone che vogliono sostenerlo. Penso che abbia scelto le persone giuste per accompagnarlo”, ha detto Bachelet riguardo a Boric, in un’intervista.
Sulla giovane età del presidente eletto, Bachelet ritiene che “non è qualcosa di intrinsecamente buono o cattivo. Può essere molto interessante, potrebbe essere un modo molto importante di affrontare problemi che sono rilevanti”.
Molti, ha elencato l’ex presidente, i fronti sui quali Boric dovrà lavorare: dalla giustizia sociale, ai diritti delle donne, dal miglioramento della situazione economica dei cittadini cileni al sistema pensionistico.
“Bisogna far credere alle persone che devono essere parte della soluzione, che in qualche modo dovrebbero essere invitate a discutere le soluzioni e che le persone si sentano rappresentate e si identifichino in questo governo”, ha sostenuto Bachelet.
L’Alto Commissario ha annunciato il suo sostegno a Gabriel Boric il 15 dicembre, quando ha formalizzato la sua posizione attraverso un video postato sui social network della sua fondazione, Horizonte Ciudadano.