Covid e variante Omicron: a quando l’obbligo della vaccinazione?
Il nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva annunciato di voler introdurre l’obbligo del vaccino anti covid “all’inizio di febbraio o marzo”, ma appare sempre più difficile che possa rispettare la scadenza. Malgrado la maggior parte dei partiti in parlamento siano d’accordo sul principio, al momento non è stato presentato un progetto di legge del governo. All’interno della coalizione non sembra infatti esservi pieno consenso in materia fra i due partiti di sinistra (socialdemocratici e verdi) e i liberali.
I tre partiti dell’esecutivo suggeriscono che le proposte vengano presentate da singoli o gruppi di deputati, invece di un progetto di legge governativo, in modo da permettere un libero dibattito in parlamento. I cristiani democratici (Cdu/Csu) all’opposizione sono d’accordo sull’obbligo ma ritengono che sia il governo a dover presentare il suo progetto. “Se il governo crede che l’obbligo vaccinale sia il modo per uscire dalla pandemia, allora deve presentare un progetto di legge”, afferma il deputato Thorsten Frei (Cdu). Il suo compagno di partito Ralph Brinkhaus, propone colloqui con il governo. “Serve un ampio consenso, non quattro proposte”, argomenta.
Circa il 30% dell’intera popolazione tedesca, bambini compresi, non è vaccinato. Un sondaggio pubblicato oggi da Rtl e Ntv indica che il 70% dei tedeschi adulti è in favore dell’obbligo, mentre il 28% è contrario. I più ostili sono gli elettori del partito di estrema destra AfD, mentre il consenso maggiore è fra i socialdemocratici. Il problema è per il partito liberale, la formazione più piccola dell’esecutivo: il 57% dei suoi sostenitori è contrario all’obbligo vaccinale.
Intanto il governo tedesco ha già fatto passare la legge sull’obbligo di vaccino per il personale sanitario e delle case di riposo a partire da metà marzo. E’ possibile che a questo punto l’esecutivo possa scegliere la strada di espandere gradualmente l’obbligo ad altri settori del mondo del lavoro. Un importante esponente del partito liberale, il vice presidente della Camera Wolfgang Kubicki, si dice intanto “compiaciuto che il Bundestag si prenda il suo tempo”.
“Affrettarsi su questa questione, ritengo, è una strada sbagliata”, ha aggiunto.
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