In Cina crolla il tasso di natalità: siamo ai minimi storici
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In Cina crolla il tasso di natalità: siamo ai minimi storici

Dati amari dall'Ufficio nazionale di statistica. La frenata demografica preoccupa Pechino. Rallenta la crescita a fine 2021, ma il Pil tiene

In Cina crolla il tasso di natalità: siamo ai minimi storici
Crolla il tasso di natalità in Cina nel 2021
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17 Gennaio 2022 - 12.41


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Brutte notizie in Cina: il tasso di natalità è precipitato ai minimi storici nel 2021, attestandosi al rapporto di 7,52 nascite ogni 1.000 persone, in calo su quello di 8,52 del 2020.

In base ai dati dell’Ufficio nazionale di statistica, si tratta della cifra più bassa mai registrata nell’Annuario statistico del Paese dal 1978 ed è anche la più bassa dalla fondazione della Repubblica popolare cinese nel 1949. Lo scorso anno il Paese ha registrato un totale di 10,62 milioni di nascite.

Il Paese più popoloso al mondo ha chiuso il 2021 con un tasso di nuove nascite pari allo 0,752 per cento, a fronte di una mortalità di 0,718 punti percentuali. È il tasso di crescita naturale della popolazione più basso dal 1960, quando la politica del Grande balzo in avanti (1958-1962) voluta da Mao Zedong provocò una contrazione demografica dello 0,45 per cento e la morte di circa 30 milioni di persone. Alla fine del 2021, la popolazione cinese ha raggiunto 1,413 miliardi di persone, in leggero aumento rispetto ai 1,412 miliardi registrati nel 2020.

Interessanti anche i dati economici arrivati oggi dal Paese del Dragone. La crescita del prodotto interno lordo è rallentata al 4 per cento annuo nel quarto trimestre del 2021, segnando l’incremento più contenuto dal secondo trimestre 2020. Lo ha riferito oggi l’Ufficio nazionale di statistica (Nbs), ricordando che il tasso di crescita nei tre mesi precedenti si era attestato al 4,9 per cento. Il modesto sviluppo dell’ultimo periodo è stato il risultato delle frequenti serrate disposte per arginare i nuovi focolai di Covid-19 e della conseguente contrazione del mercato dei consumi. Al contempo, le inadempienze creditizie di alto profilo da parte di società immobiliari come Evergrande hanno minato la fiducia tra acquirenti di case e investitori immobiliari. Nell’intero anno, il prodotto interno lordo è aumentato complessivamente dell′8,1 per cento, registrando un valore di 18.000 miliardi di dollari rispetto ai 15,66 mila miliardi di dollari del 2020. Nello stesso periodo, il reddito pro capite ha registrato un aumento del 9,1 per cento annuo a 5,54 miliardi di dollari.

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