Antonio Costa, primo ministro socialista, ha vinto le elezioni generali anticipate di domenica del Portogallo con un punteggio che gli permette di formare una maggioranza monopartitica in Parlamento, secondo i risultati ufficiali semi definitivi. Al termine di uno scrutinio segnato dal forte progresso dell’estrema destra, il Partito socialista ha ottenuto infatti già almeno 117 seggi su 230.
Dato negli ultimi sondaggi gomito a gomito con l’opposizione di centrodestra, Costa ha finito per migliorare il suo punteggio del 2019 e non dipenderà più dai suoi ex alleati della sinistra radicale, che avevano provocato queste elezioni anticipate rifiutando la bozza di bilancio per il 2022.
L’ex sindaco di Lisbona, 60 anni, è salito al potere nel 2015 suggellando un’unione di sinistra senza precedenti dalla Rivoluzione dei garofani del 1974, quando non aveva nemmeno vinto quelle elezioni. Ora regala al Partito socialista la seconda maggioranza assoluta della sua storia. Secondo i risultati parziali che riguardano tutte le circoscrizioni tranne quelle estere, che eleggono quattro deputati, il Partito socialista (Ps) risulta primo con il 41,7% dei voti. “Una maggioranza assoluta non è il potere assoluto, ma una accresciuta”, ha dichiarato Costa davanti ai suoi sostenitori. “È una vittoria per l’umiltà, la fiducia e la stabilità”, ha aggiunto.