L’ambasciatore francese a Bamako, in Mali, è stato espulso dal Governo del paese con un ultimatum di 72 ore: è solo l’ultimo capitolo di un’escalation della crisi diplomatica tra Parigi e la giunta militare al controllo del Mali.
In una nota si legge che il governo “ha convocato al ministero degli Esteri l’ambasciatore Joel Meyer, al quale è stata notificata l’istruzione di lasciare il Paese a causa delle dichiarazioni ostili ed offensive” delle autorità di Parigi contro la giunta.
Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian aveva definito il governo transitorio guidato dal leader golpista Assimi Goita “fuori controllo e illegittimo”, passando per le accuse di ieri ai mercenari russi del gruppo Wagner, chiamati dalla giunta per garantire la sicurezza del Paese, di aver cominciato a “saccheggiare” le risorse del Mali.
E tre giorni fa, il portavoce della giunta militare del Mali Abdoulaye Maiga aveva avvertito la Francia di interferire negli affari del Mali e tenere per sé i suoi “riflessi coloniali”, dopo la reazione di Parigi alla decisione del governo di chiedere alla Danimarca di ritirare le sue truppe dal Paese.