In Nuova Zelanda un gruppo di camionisti si è lasciato ispirare dal ” Freedom Convoy” di Ottawa, con la risultante che un corteo di camion e camper ha bloccato le strade intorno al Parlamento della a Wellington per protestare contro le misure sanitarie e la vaccinazione. Centinaia di veicoli, coperti da scritte come “ridateci la nostra libertà” e “la coercizione non è consenso”, hanno sostato nelle strade vicino al Parlamento. Altre centinaia hanno attraversato il centro della città suonando i clacson mentre oltre un migliaio di persone hanno assistito ai comizi.
Il primo ministro Jacinda Ardern ha detto di non avere intenzione di ricevere i manifestanti, sottolineando che la maggioranza dei neozelandesi ha mostrato il proprio sostegno al programma di vaccinazione del governo. “Il 96% dei neozelandesi è stato vaccinato, il che ci permette di vivere oggi con meno restrizioni grazie alla protezione che ci ha dato”, ha spiegato a Radio New Zealand.
Protesta No vax fuori controllo, emergenza a Ottawa
All’undicesimo giorno di proteste contro le misure anti-Covid, la città canadese di Ottawa è in preda al caos e il sindaco ha dichiarato lo stato d’emergenza. La situazione è “fuori controllo”, ha detto lunedì il primo cittadino. I cittadini, stremati da giorni di occupazione delle strade e paralisi dei trasporti, hanno lanciato una class-action milionaria contro i manifestanti.
Perché nasce la protesta in Canada
La protesta è iniziata il 29 gennaio con i camionisti canadesi contro l’imposizione dell’obbligo di vaccino se si attraversa la frontiera con gli Usa. Chiedono che sia eliminato l’obbligo vaccinale ma anche un allentamento più generale delle restrizioni. Nei giorni scorsi ci sono stati picchi di tensione quando alcuni manifestanti hanno esibito bandiere confederate e simboli nazisti, scontrandosi con i residenti esasperati dal rumore incessante dei clacson e dai fumi di diesel dei camion. Finora il premier Justin Trudeau ha scartato l’ipotesi di ricorrere all’esercito per sgomberare i manifestanti.
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