I camionisti no vax che da settimane stanno bloccando Ottawa stanno mettendo in seria difficoltà l’economia del Canada. Il premier canadese Justin Trudeau ha respinto la protesta e il Parlamento la bolla come “inaccettabile” e “illegale”.
“Vogliono bloccare la nostra economia” ha detto Trudeau, “e dobbiamo are qualunque cosa per farle finire”. Trudeau è rientrato dopo circa una settimana di isolamento dopo che egli stesso, tri-vaccinato ha contratto il Covid. E dopo che aveva lasciato la capitale, per riparare in una località rimasta segreta, proprio all’arrivo dei primi maxi convogli di camionisti.
Ad Ottawa restano circa 400 mezzi pesanti che continuano a paralizzare molte arterie. Secondo la Bbc, la polizia di Ottawa ha avvertito i manifestanti che rischiano di essere arrestati e che potrebbero perdere i loro posti di lavoro. La stampa conservatrice Usa tuttavia sostiene che ampi reparti delle forze dell’ordine canadesi solidarizzerebbero con i camionisti, a cui a dispetto delle temperature rigide si sono aggiunti anche diversi agricoltori.
E se il blocco di Ottawa è molto simbolico, molto più economicamente problematico è quello che sempre i camionisti stanno operando agli snodi stradali chiave con gli Usa. Un secondo valico terrestre tra i due paesi nordamericani è stato interrotto, ieri sera, dai camionisti che si oppongono l’obbligatorietà dei vaccini imposta dal primo ministro.
Ieri i manifestanti, che si sono autobattezzati “Freedom Convoy – Convoglio della libertà”, avevano bloccato l’Ambassador Bridge, il passaggio di frontiera più trafficato del Nord America, che collega Windsor, in Ontario, a Detroit, in Michigan, impedendo il transito di cittadini e veicoli commerciali. Successivamente la polizia ha dichiarato che, seppur in modo limitato, il traffico è ripreso.
Ad Ottawa, dove il sindaco ha dichiarato lo stato di emergenza, durante il fine settimana, sono stati effettuati 23 arresti e oltre 1.300 multe sono state comminate ai camionisti. Diversi esponenti del partito repubblicano negli Usa hanno sostenuto la protesta canadese, tra cui lex presidente Donald Trump, irritando ulteriormente Trudeau il quale ha avvertito che non tollererà intromissioni esterne in affari nazionali.