Covid, focolaio a Hong Kong: in centinaia fuggono dalla città per tentare di entrare in Cina
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Covid, focolaio a Hong Kong: in centinaia fuggono dalla città per tentare di entrare in Cina

Hong Kong segue una politica Covid zero che nel resto del mondo è considerato infattibile: Tutti i positivi, anche gli asintomatici e quelli con sintomi lievi, finiscono in isolamento.

Covid, focolaio a Hong Kong: in centinaia fuggono dalla città per tentare di entrare in Cina
Il checkpoint a Shenzhen
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13 Febbraio 2022 - 11.16


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Il giornale di Hong Kong South China Morning Post scrive che da ieri centinaia di persone – famiglie, studenti, anziani – stanno lasciando la metropoli in fretta e furia per sfuggire alle nuove pesanti restrizioni contro il Covid: sono tantissime le persone in fila al checkpoint della baia di Shenzhen per riuscire ad entrare nella Cina continentale, nonostante le due settimane di quarantena cui dovranno sottoporsi una volta varcato il confine.

I casi di Covid a Hong Kong stanno continuando a salire: nella giornata di oggi si è toccato un nuovo record, con 1.514 nuove infezioni e tre decessi, tra i quali un bambino di quattro anni. La peggiore ondata da quando è iniziata la pandemia due anni fa. 

Oggi a Shenzhen si incontreranno i funzionari di Hong Kong per tentare di definire una strategia per tenere sotto controllo i casi. Anche perché entrare in Cina, per gli abitanti di Hong Kong, non è affatto semplice: aspettano ore in fila al checkpoint e pure riuscissero a passare, se non hanno prenotato un albergo dove poter stare due settimane per la quarantena (e soprattutto, se possono permetterselo), si ritroverebbero comunque a dover tornare indietro. 

Hong Kong segue una politica Covid zero che nel resto del mondo è considerato infattibile: Tutti i positivi, anche gli asintomatici e quelli con sintomi lievi, finiscono in isolamento.

Hong Kong ha retto bene negli ultimi due anni (proprio grazie alle politiche simili alla Cina continentale sulla strategia zero Covid, che l’hanno resa però una delle città più isolate al mondo) ma l’arrivo della nuova variante Omicron ha cambiato tutto.

Gli scienziati hanno avvertito che se questa ondata dovesse continuare la città verrebbe  colpita da uno “tsunami” tra i 10mila e i 28mila casi al giorno entro la fine di maggio. Uno dei problemi principali è il basso tasso di vaccinazione tra la popolazione anziana: soltanto il 20% degli over 80 ha entrambe le dosi e soltanto la metà nella fascia 70-79 è vaccinata.

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