Donbass, storia di Yulia, il miglior cecchino delle forze armate ucraine: "Sono femminista e patriota"
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Donbass, storia di Yulia, il miglior cecchino delle forze armate ucraine: "Sono femminista e patriota"

Yulia racconta al Corriere la sua storia di madre arruolata nelle truppe volontarie ucraine, fino a diventarne il miglior cecchino

Donbass, storia di Yulia, il miglior cecchino delle forze armate ucraine: "Sono femminista e patriota"
Combattenti ucraini nel Donbass
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23 Febbraio 2022 - 12.51


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Nella crisi Ucraina le storie di persone, combattenti o semplici soldati arruolati si intrecciano in quello che sta per diventare un vero e proprio fronte per prepararsi ad uno scontro armato con le forze militari di Mosca.

Per le mamme che incontra accompagnando i suoi gemellini di due anni all’asilo è semplicemente Yulia. Per la sua unità invece è “bilka”, scoiattolo. Bilka non è un soldato qualunque. Bilka è il miglior cecchino delle forze armate ucraine.

Mamma di quattro figli – oltre i due gemellini, un figlio di 14 e uno di 16 anni – Yulia si è arruolata nel 2014, quando, scoppiata la crisi in Crimea, ha iniziato a leggere su internet storie di cecchine, soprattutto russe. E ha deciso di dare così il suo contributo all’Ucraina. Imbracciando un’arma di precisione. Voleva – confessa Yulia al Corriere della Sera che la intervista – “difendere la patria”.

Ma prima di diventare lo “scoiattolo” delle forme armate ucraine, Yulia si è “arruolata” tra le forze civili. “Era poco, sempre troppo poco”. Così Yulia decide di fare di più. È andata su internet. E qui ha iniziato a leggere storie di cecchine, soprattutto russe. Donne spaventose. Allora Yulia si è arruolata come volontaria.

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“Primo fucile un SVd Snaiper Dragunov russo, calibro 7,62”. Alla domanda se fa la cecchina per femminismo, Blika annuisce, aggiungendo però che lo fa anche “per difendere la patria”. L’ha fatto per 5 anni. Ora è nella riserva, ma in pre allerta. E si dice pronta a tornare. Un Sbroiar ucraino che – specifica lo “scoiattolo”, forse con una nota di orgoglio nazionale – ha un tiro utile di 800 metri come il russo Dragunov, ma è più preciso.

A Blika piace fare la mamma, però confessa: “credo di poter essere più utile là fuori a difenderli con il fucile che chiusa in casa”. E Yulia non è l’unica mamma che ha imbracciato un fucile per difendere i propri figli, e la propria patria.

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