Dopo la mossa della Russia anche l’Ucraina si prepara a rispondere a Putin per evitare di perdere altri territori e preservare la sempre più fragile integrità di un Paese diviso tra diverse comunità.
Kiev denuncia la morte di un soldato e il ferimento di altri sei militari a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbass. Il Joint Forces Command ha indicato sul proprio account Facebook che nelle ultime 24 ore si sono verificati 96 attacchi da parte di milizie separatiste, di cui 81 con armi pesanti, riferendo che nell’ambito di questi scontri è morto un soldato colpito da schegge.
“A seguito degli attacchi di artiglieria, un militare ha subito ferite letali. Un altro militare è stato ferito ed è stato evacuato in una struttura medica, mentre altri cinque hanno riportato ferite da combattimento” e sono stati curati sul posto, ha riferito il Comando militare ucraino.
Kiev ha intanto iniziato a richiamare in servizio i riservisti dell’esercito di età compresa tra 18 e 60 anni. E’ quanto prevede un decreto firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che indica come il Paese si stia preparando a difendersi da un’invasione russa. I riservisti dovranno prestare servizio per un massimo di un anno, si legge nel decreto. Zelensky vuole così aumentare di circa duecentomila soldati il suo esercito.