Guerra in Ucraina, la Russia – attraverso il suo ministero della Difesa – ha avvertito i cittadini di Kiev di lasciare la capitale perché è previsto l’attacco contro obiettivi in città. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass spiegando che verranno condotti ”attacchi di alta precisione”. Il ministero russo rivolge quindi un invito ai ”cittadini ucraini coinvolti dai nazionalisti ucraini nelle provocazioni contro la Russia, così come i residenti di Kiev che vivono vicino a stazioni di ritrasmissione, a lasciare le loro case”. Mosca annuncia quindi il via ad attacchi mirati contro le infrastrutture dell’intelligence ucraina. Il ministero della Difesa di Mosca, riferisce l’Interfax, ha fatto sapere che “obiettivi tecnologici dell’Sbu a Kiev saranno colpiti con armi ad alta precisione” per prevenire “attacchi informatici” contro la Federazione. La gente che abita nei pressi di queste infrastrutture a Brovary, nella parte orientale della capitale, è invitata a lasciare le proprie case.
“L’operazione militare speciale della Russia contro l’Ucraina prosegue fino a che non saranno raggiunti gli obiettivi“, vale a dire “la demilitarizzazione e la denazificazione del Paese”, ha affermato stamane il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ribadendo che Mosca non intende occupare il Paese. La Russia, ha affermato inoltre contro ogni evidenza, non lancia attacchi contro le città. L’unica cosa che vuole è annientare le infrastrutture della difesa. Quindi non c’è nessuna minaccia per i civili, ha anche aggiunto, tornando a ripetere la posizione di Mosca, secondo cui l’operazione è iniziata quando Putin ha deciso di rispondere agli appelli dei leader delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk.
Difendere la capitale Kiev rappresenta la “priorità” per l’Ucraina. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Così, la Russia è diventata uno stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà”.
Stamattina Kharkiv è ancora sotto attacco, secondo quello che riferiscono i media locali. A Kiev suonano le sirene dell’allarme bomba, dopo una notte piuttosto tranquilla. Sui social le immagini mostrano una forte esplosione
dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata ‘Kyiv Independent’ identifica come la sede del governo regionale.
Le sirene di allarme sono risuonate in numerose città, e il Paese si prepara ad un’altra giornata di bombardamenti: secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore anche a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).
Intanto i satelliti della Maxar Technologies rilanciano immagini delle forze russe che puntano verso Kiev in queste ore, con un convoglio di mezzi militari lungo oltre 60 chilometri, mentre il governo ucraino denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra nel Paese.
Putin, tuttavia, non si ferma, i primi negoziati di pace in Bielorussia che non hanno prodotto effetti, sembra intensificare i bombardamenti. Le immagini del convoglio russo provengono dai satelliti della Maxar Technologies e oltre a documentare l’avanzata russa con decine e decine di mezzi in fila uno dietro l’altro, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn.
Immagini che si aggiungono a quelle di un video pubblicato nelle ultime ore dal Guardian: una base militare in fiamme a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev, dopo un attacco russo.
Kiev è sotto un attacco “non-stop”, aveva detto alla Cnn il sindaco Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere “a lungo” alle forze di Mosca. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha proseguito l’ex pugile primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”. Intanto, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede in un tweet il ritiro immediato delle truppe russe, e la parlamentare ucraina Kira Rudik assicura che i negoziati di ieri con Mosca hanno portato invece ad “attacchi aerei più pesanti” conto Kiev. Poche ore dopo, il sindaco di Kherson, nel sud del Paese, ha annunciato che le forze russe sono ormai alle porte della città.
Il premier britannico Boris Johnson, da parte sua – prima del suo viaggio di questa mattina in Polonia ed Estonia – fa sapere che il Regno Unito “continuerà a esercitare la massima pressione” sulla Russia e promette che il presidente Vladimir Putin sentirà le “conseguenze” della sua invasione. Anche gli Usa fanno promesse, e il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che Washington imporrà ulteriori sanzioni alla Russia, inviando più armi a Kiev. Nel frattempo, l’Australia ha annunciato che invierà missili e munizioni all’Ucraina in relazione ad un pacchetto da 50 milioni di dollari in aiuti militari, oltre ad aiuti umanitari per altri 25 milioni di dollari. Il Brasile sta lavorando per varare un “passaporto umanitario” per accogliere i rifugiati ucraini e Kiev si dice soddisfatta della decisione del Tribunale penale internazionale dell’Aja (Icc) di avviare un’indagine sull’invasione.