L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari e 35 astenuti. I cinque Paesi che hanno votato contro la risoluzione dell’assemblea generale dell’Onu sull’invasione russa dell’Ucraina sono, oltre alla Russia, la Bielorussia, la Corea del Nord, la Siria e l’Eritrea. La Cina si è astenuta.
Il rischio di uno scontro tra Russia e Nato
Il rischio di un incidente involontario tra Russia e Nato non può essere escluso completamente considerato l’aumento delle forniture di armi all’Ucraina da parte dei membri dell’alleanza: lo ha detto a Mosca il viceministro degli Esteri Alexander Grushko.
“Certo, emergono dei rischi. E ovviamente siamo estremamente preoccupati per il programma di fornitura delle armi: tutto è molto pericoloso in questa situazione. Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti e non ci sono garanzie che questi incidenti non possano degenerare in una direzione assolutamente indesiderata”.
“La Russia – ha aggiunto – conta sul “buon senso” nelle azioni della Nato considerato che ha detto che non vuole provocare lo scontro. “Abbiamo sentito dire dalla Nato che non ha piani o intenzioni e questo e’ almeno una manifestazione di ragionevolezza: dimostra che almeno e’ presente un certo buon senso nelle azioni della Nato”.
Sergei Lavrov ha lanciato l’allarme: “La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”. Il ministro degli Esteri russo si è espresso su un possibile scenario futuro da scongiurare. Lavrov ha poi fatto il punto sulla situazione riguardante il negoziato con l’Ucraina, fornendo la versione della Russia: “Mosca è pronta a secondo round dei negoziati con Kiev, ma la parte ucraina sta prendendo tempo in linea con le istruzioni degli Usa“. Intanto, dal Cremlino è stato ribadito che “la delegazione russa oggi pomeriggio aspetterà quella ucraina nel luogo stabilito per i colloqui”.
Lavrov ha poi aggiunto: “La Russia era pronta alle sanzioni occidentali, ma non si aspettava che colpissero anche atleti, giornalisti e rappresentanti del mondo culturale. Non permetteremo all’Ucraina di acquisire armi nucleari”.