Gli Usa: "Solo 4 stati canaglia appoggiano la Russia e la sua guerra"
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Gli Usa: "Solo 4 stati canaglia appoggiano la Russia e la sua guerra"

Gli stati sono Bielorussia, Siria, Eritrea e Corea del Nord. Sono i soli ad aver votato contro la condanna dell'Onu alla guerra in Ucraina

Gli Usa: "Solo 4 stati canaglia appoggiano la Russia e la sua guerra"
Il risultato della votazione sulla risoluzione Onu
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5 Marzo 2022 - 16.48


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Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato degli Usa, ha dichiarato che “ci sono soltanto quattro nazioni canaglia che sostengono le azioni inconcepibili e le false narrazioni della Federazione Russa”. Le 4 nazioni che hanno appoggiato la Russia sono Eritrea, Corea del Nord, Bielorussia  e Sira. 

“Da quando il presidente Putin ha lanciato la sua invasione dell’Ucraina non provocata, ingiustificata e irragionevole più di una settimana fa, la comunità internazionale di tutti i continenti ha parlato con potente unità per denunciare l’aggressione della Russia e chiederne la cessazione. Dare voce e scopo a quella causa comune richiede sedi internazionali pronte come le Nazioni Unite, dove il governo russo e i suoi sostenitori in calo non possono impedire il controllo delle loro azioni”. 

Una delle prime priorità di politica estera del presidente Usa Joe Biden era “ristabilire la leadership americana presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali, dove i nostri valori, sicurezza e prosperità potevano essere protetti e promossi. Il successo di tale sforzo può essere chiaramente visto nella straordinaria serie di azioni multilaterali di questa settimana”. 

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Price ricorda che “al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 25 febbraio, gli Stati Uniti e l’Albania hanno presentato una risoluzione co-sponsorizzata da altri 80 Stati membri delle Nazioni Unite chiedendo la fine dell’invasione e chiarendo che la sola Russia è responsabile delle violenze in corso. Il veto della Russia a tale risoluzione ha solo sottolineato il suo crescente isolamento internazionale”. 

Come ha dichiarato l’ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield dopo il voto, “la Russia non può porre il veto alla Carta delle Nazioni Unite”. Alla dichiarazione è seguito “un voto del Consiglio di sicurezza del 27 febbraio – ricorda Price – per chiedere una sessione speciale di emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sull’Ucraina. Quella sessione speciale ha portato a un ripudio senza precedenti della Russia e al suo orribile assalto al popolo ucraino e alla sovranità dell’Ucraina. Centoquarantuno Stati membri delle Nazioni Unite, di tutte le regioni, hanno votato a sostegno di una risoluzione che condanna l’aggressione della Russia e chiede la fine immediata della sua invasione. Al termine di due giorni di discussioni, la Russia ha potuto radunare solo una galleria di quattro nazioni canaglia per sostenere le sue azioni inconcepibili e le sue false narrazioni”.

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