Russia, il cardinale Parolin a colloquio con Lavrov: "Fermate la guerra, Vaticano pronto a mediare"
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Russia, il cardinale Parolin a colloquio con Lavrov: "Fermate la guerra, Vaticano pronto a mediare"

Il segretario di Stato Vaticano ha intrattenuto una telefonata con il ministro degli esteri russo Lavrov, riaffermando la richiesta di fermare la guerra e di considerare il Vaticano come interlocutore per la mediazione di pace.

Russia, il cardinale Parolin a colloquio con Lavrov: "Fermate la guerra, Vaticano pronto a mediare"
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8 Marzo 2022 - 15.28


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Nel conflitto tra Russia e Ucraina anche il Vaticano scende in campo imboccando la strada diplomatica. Il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin ha telefonato al Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Il cardinale ha ribadito a Lavrov la posizione già espressa da Papa Francesco, quella di porre fine ai combattimenti e di sottolineare la disponibilità del Vaticano di fungere da mediatore.
“Il cardinale – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni confermando la notizia della telefonata – ha trasmesso la profonda preoccupazione di Papa Francesco per la guerra in corso in Ucraina e ha riaffermato quanto detto dal Papa domenica scorsa all’Angelus. In particolare ha ribadito l’appello perché cessino gli attacchi armati, perché si assicurino dei corridoi umanitari per i civili e per i soccorritori, perché alla violenza delle armi si sostituisca il negoziato”.

La notizia del colloquio è stata riportata dall’agenzia Interfax citando il ministero degli Esteri di Mosca.
Le parti hanno espresso la speranza che il prossimo round di colloqui tra Mosca e Kiev si svolga presto e che si raggiunga un accordo sui temi chiave”, con l’obiettivo cessare le ostilità, affermano le fonti russe. L’entourage di Lavrov ha spiegato che il ministro ha informato Parolin “sulle motivazioni russe circa le cause e gli obiettivi dell’operazione militare speciale condotta in Ucraina”. Il Pontefice aveva rimarcato che quella in corso in Ucraina non è un’operazione militare, ma una guerra. “Una enfasi speciale – conclude il comunicato del ministero degli Esteri – è stata posta sulle questioni umanitarie legate al conflitto, comprese le misure per proteggere i civili, l’organizzazione e l’attuazione di corridoi umanitari, l’assistenza ai rifugiati”.

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