Emergono dettagli dalle truppe russe, impegnate ormai da settimane nel conflitto in Ucraina. Il quotidiano Odessa Journal ha infatti pubblicato degli stralci di intercettazioni telefoniche tra i militari russi e i loro familiari. “Siamo venuti a conoscenza di queste chiamate perché i soldati russi comunicano tra di loro attraverso cellulari ucraini” – spiega il direttore Ugo Poletti a “Dritto e Rovescio”. “Sono storie brutte, di gente in guerra che uccide, ed è quello che stanno affrontando e che non si aspettavano”.
“Non abbiamo nessun supporto, sembriamo carne da macello. Vogliamo solo tornare a casa” avrebbero detto i soldati russi al telefono con le loro famiglie e fratelli di guerra. “Mi dimetterò dall’esercito, non me ne frega nulla, subordinazione o insubordinazione. Se avessi saputo che sarebbe stato così, non sarei mai venuto” aggiunge un soldato. “Abbiamo raso al suolo interi villaggi. E ora stiamo bevendo come i pazzi, senza vodka saremmo già fuori di testa”.