Il tema dello stupro di guerra diventa di attualità anche in questa operazione, dopo gli abusi sistematici in tanti conflitti del passato, da quello nella ex Jugoslavia a quello in Cecenia o in Siria. In Ucraina, con il passaggio di alcune zone del Paese sotto il controllo russo le violenze sessuali stanno diventando preoccupanti. Volodymyr Andriiets, un medico, dice che tanti feriti raccontano di stupri. “Non abbiamo evidenze mediche – precisa – perché i testimoni diretti e le vittime sono chiusi nelle zone occupate dall’esercito russo in avanzata. Tanti uccisi vengono seppelliti tra le case in tombe di fortuna”. E si dice anche che, dopo la violenza, le vittime verrebbero impiccate o tagliate a pezzi per eliminare qualsiasi prova.
La denuncia arriva dal sindaco della città ucraina di Brovary, circa 140mila abitanti: “I soldati russi violentano le donne delle nostre regioni”. Secondo Ihor Sapozhko, primo cittadino del centro a 20 km da Kiev, chi scappa dalle zone occupate dice che lo stupro da parte degli invasori è già una triste realtà. E aggiunge: “E’ un problema grave, ancora non capiamo quanto diffuso. Ma siamo già a conoscenza di casi specifici”. Un’accusa a cui si unisce anche la vicepremier di Kiev Olha Stefanishyna: donne stuprate e uccise dai russi.
L’amico ucciso e la moglie violentata – A raccogliere l’amara testimonianza del sindaco è il “Corriere della Sera”. Le armate russe non sono lontane dalla città di Brovary, e Sapozhko ha una triste storia da raccontare che riguarda un suo amico, Oleksiy Zdorovets, 36 anni, ex segretario del Comune, e la giovane moglie Maryna. I militari russi sono entrati in casa loro, nel villaggio di Nova Bohdanivka, hanno ucciso a sangue freddo lui e stuprato lei, hanno raccontato al sindaco i vicini di casa.
“L’hanno trovata nuda e confusa vicino al figlio piccolo – dice Sapozhko -. Ma ancora non siamo riusciti a portarla in salvo”. I social locali hanno scritto anche il nome dello stupratore: si tratta dell’ufficiale russo Michail Romanov, che sarebbe già stato ucciso dai soldati ucraini. Un’altra donna sarebbe stata stuprata anche nel villaggio vicino, Baryshivka.
I racconti dei testimoni – Sembra che quello di Maryna non sia un caso isolato. “Dai racconti dei testimoni – dice ancora il sindaco di Brovary – risulta che alcuni comandanti russi aizzano i loro soldati ad aggredire le mogli e le figlie dei nostri militari o dei volontari civili combattenti che trovano nelle case. In altri frangenti sappiamo però che hanno punito i violentatori. Ci hanno detto da più fonti che almeno in una circostanza hanno violato le nostre soldatesse catturate durante la battaglia all’aeroporto di Hostomel, nei primi giorni della guerra”.
Olha Stefanishyna ha riferito a Sky News di “storie orribili” che riguardano le donne ucraine, “stuprate e assassinate” dai militari di Mosca. “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra sarà chiamato a risponderne – ha aggiunto -. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.