“Vi chiedo di difendere le nostre vite, le vite degli ebrei ucraini. Perché non possiamo ricevere armi da voi? Perché non avete varato sanzioni contro Mosca?”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videoconferenza alla Knesset.
Poi l’errore che difficilmente gli perdoneranno: ha detto che i russi stanno usando contro l’Ucraina termini come “la soluzione finale”, gli stessi usati 80 anni fa dai nazisti.
La risposta non si è fatta attendere: Israele “apprezza il Presidente dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino nel cuore e nei fatti, ma è impossibile riscrivere la terribile storia dell’Olocausto.
Genocidio commesso anche sul suolo ucraino. La guerra è terribile, ma il confronto con gli orrori dell’Olocausto e la soluzione finale è scandaloso”. Così in un tweet il ministro israeliano delle comunicazioni, Yoaz Hendel, dopo le parole del presidente ucraino Zelensky alla Knesset.
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