Ucraina, a Bruxelles Consiglio europeo, Nato e G7: fronte comune per fermare la Russia
Top

Ucraina, a Bruxelles Consiglio europeo, Nato e G7: fronte comune per fermare la Russia

La riunione a Bruxelles del Consiglio europeo lavorerà a stretto contatto con la Nato e con il G7, per approvare nuovi sistemi difensivi per l'Ucraina e provare ancora a fermare la Russia di Vladimir Putin. Attenzione particolare anche alla Cina.

Ucraina, a Bruxelles Consiglio europeo, Nato e G7: fronte comune per fermare la Russia
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Marzo 2022 - 10.08


ATF

Dalla riunione del Consiglio europeo, che lavorerà a stretto contatto con i vertici Nato e G7, nascerà una nuova strategia comune per supportare l’Ucraina e provare a fermare l’iniziativa della Russia.

La Nato è pronta a dispiegare in Europa quattro gruppi tattici aggiuntivi e il Consiglio europeo si concentra su nuovi sostegni umanitari all’Ucraina. I leader dell’Alleanza Atlantica approveranno altri quattro battlegroup sul fronte est in Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia, e della guerra in Ucraina discuteranno i capi di Stato che parteciperanno anche alla riunione del G7 e del Consiglio europeo, a Bruxelles. Sarà presente anche il presidente Usa Joe Biden.

La riunione del Consiglio europeo, che durerà fino a venerdì, sarà particolarmente importante proprio perché si intreccia con Nato e G7 e, naturalmente, per la presenza del capo della Casa Bianca. Per l’Italia ci sarà il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Nato: “Rafforzare la struttura di deterrenza” – Il segretario generale Nato Jens Soltenberg ha sottolineato che Usa ed Europa sono uniti nell’affrontare “la più grave crisi per un’intera generazione” ed evidenzia la necessità di ristrutturare e rafforzare la struttura di deterrenza dell’Alleanza alla luce degli ultimi avvenimenti.

Leggi anche:  Chi era il generale Kirillov: dalla missione covid in Italia alla fabbrica delle armi chimiche

Nodo Cina – Al centro del dibattito con Biden ci saranno la risposta a Mosca e la riaffermazione dell’unità e della fermezza dell’Europa e dell’Occidente di fronte all’aggressione militare russa in Ucraina. Ma la discussione sarà aperta ed è molto probabile che si parli anche dei rapporti con la Cina, rimasta neutrale rispetto alla guerra di Putin, anche in vista del vertice bilaterale dell’Ue con Pechino previsto per il primo aprile. 

Biden pronto ad annunciare nuove sanzioni – Secondo quanto anticipo il capo della sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, Biden si prepara ad annunciare “nuove sanzioni su figure politiche, oligarchi ed entità russe”. Tali sanzioni dovrebbero includere anche misure contro oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. E che, secondo quanto emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell’intelligence russa all’attivista in esilio Vladimir Osechkin, aumentano di settimana in settimana il rischio di un golpe contro Putin da parte del servizio di sicurezza federale. 

Aiuti umanitari a Kiev – Se la Nato definirà i suoi nuovi dispiegamenti militari, il Consiglio europeo penserà a come aiutare Kiev in queste circostanze drammatiche. “Con il progredire della guerra – ha scritto il presidente Charles Michel nella sua lettera di invito ai leader – la Russia attacca sempre più la popolazione civile e prende di mira ospedali, scuole e rifugi. Questi crimini di guerra devono cessare immediatamente. I responsabili e i loro complici saranno tenuti a rispondere in base al diritto internazionale”. 

Leggi anche:  Attentato a Kirillov: arrestato in Russia un cittadino uzbeko accusato di aver agito su mandato degli 007 di Kiev

Gas russo tra task force e prezzi alle stelle – Ma al Consiglio Ue è probabile che si parlerà anche della questione del gas russo e della dipendenza dei Paesi europei da Mosca sul fronte approvvigionamento. Tra le proposte in campo, la creazione di una task force per gestire insieme gli acquisti. In discussione ci potrebbe anche essere il problema dei prezzi dell’energia alle stelle, su cui però sembra non ci sia accordo sul modo di affrontare la questione: se cercare soluzioni nazionali oppure un’unica soluzione europea. 

“Il popolo ucraino si è coraggiosamente levato a difendere il Paese – dice ancora Michel -, ma i bisogni umanitari in Ucraina stanno crescendo drammaticamente e milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case lasciando i familiari alle spalle. Dobbiamo continuare a fornire sostegno umanitario, politico, finanziario e materiale all’Ucraina. Esamineremo anche il supporto specifico che possiamo offrire ai rifugiati ucraini e a chi li ospita”. 

Il problema delle sanzioni – Non è chiaro se si parlerà ancora di nuove sanzioni: dipenderà soprattutto da eventuali decisioni in questo senso nel G7 immediatamente prima della riunione del Consiglio. Ma dovrebbe trattarsi, in questo caso, solo di un allargamento delle “liste nere” dei pacchetti precedenti e forse del divieto di entrata delle navi russe nei porti europei, mentre appare per ora escluso che si passi al livello di sanzioni più dannose (e divisive) per molti Paesi europei, quelle nel settore energetico. Altri temi di politica estera per la prima giornata saranno quelli dell’imminente vertice bilaterale Ue-Cina e della crisi politica in corso in Bosnia-Erzegovina. 

Leggi anche:  Il generale addetto alle armi chimiche Kirillov sepolto con gli onori militari in Russia

Zelensky in videocollegamento – Intorno alle 19 dovrebbe collegarsi con i leader Ue anche il presidente Volodymyr Zelensky: la discussione con lui riguarderà proprio la situazione sul terreno in Ucraina e l’afflusso senza precedenti di rifugiati ucraini verso gli Stati membri dell’Ue, a cui sarà dedicato un Consiglio Interni dell’Unione straordinario la settimana prossima. 

Native

Articoli correlati