Il generale Wesley Clark, che aveva comandato la Nato nell’unica guerra combattuta dall’Alleanza, quando piegò la Serbia in Kosovo, spiega a Repubblica quali sono le ulteriori mosse necessarie in questo momento per aiutare l’Ucraina, viste le difficoltà incontrate dall’invasione russa sul terreno. La Nato dovrebbe agire. Servono aiuti militari e diplomazia. Ed entra nel dettaglio: “Missili anti nave, difese aeree inclusi i Mig, e corridoi umanitari protetti anche dalle no fly zone”.
“Putin dovrebbe essere avvertito che se usasse le armi chimiche e nucleari, la risposta militare non sarebbe esclusa. Questo non vuol dire che la Nato farebbe la guerra alla Russia, ma è necessario per Mosca sapere che una reazione bellica di qualche genere non sarebbe esclusa”.
“La Nato deve usare una combinazione di azione militare e diplomazia, da parte della stessa Alleanza o di qualche Paese membro, allo scopo di mettere fine al conflitto in Ucraina. Non sto dicendo che dovrebbe attaccare la Russia, ma certamente rafforzare l’assistenza militare offerta finora a Kiev, ed usare la diplomazia per sostenere il presidente Zelensky”.
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