Lui è finito nella lista “bianca” della Tass: il gas naturale liquefatto (Gnl) proveniente dagli Stati Uniti non sarà in grado di sostituire il gas, più economico, proveniente in Europa dalla Russia. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, è il premier ungherese Viktor Orban in un’intervista alla radio ungherese kossuth.
“Non sarà possibile sostituire il gas russo a basso costo con il costoso gas americano”, sottolinea Orban aggiungendo che considera tali proposte “assurde” e disastrose per l’economia nazionale. Per il premier ungherese, infatti, non c’è alternativa alle forniture di gas dalla Russia all’Europa, in particolare all’Ungheria, nel prossimo futuro.
Orban ha ricordato che ci sono paesi che, per la loro posizione geografica e le peculiarità dello sviluppo economico, non possono rifiutarsi di importare petrolio e gas russi, se non altro perché non hanno accesso al mare e ai terminali per la ricezione di Gnl o ad altri gasdotti esteri. “Non si tratta di indossare un maglione la sera e ridurre leggermente il riscaldamento o pagare qualche soldo in più per il gas. Il fatto è che sono arrivano le forniture di energia dalla Russia allora non ci sarà energia in Ungheria“, aggiunge Orban.
L’85% del gas consumato in Ungheria arriva dalla Russia e anche il 64% del petrolio.