Come se non bastassero le tensioni, un nuovo fronte ad altissimo rischio si apre in Oriente: Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa, è attesa domani a Taiwan con una delegazione di dieci persone. Notizia che ha fatto infuriare la Cina.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha commentato duramente le voci di una missione della delegazione Usa guidata da Pelosi attesa a Taiwan il 10 aprile: “Se la speaker della Camera dei rappresentanti visiterà Taipei – ha detto -, la Cina adotterà misure risolute ed energiche per difendere fermamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale e gli Stati Uniti dovranno essere pienamente responsabili di tutte le conseguenze”.
La Cina “si è opposta fermamente a tutte le forme di interazione ufficiale tra gli Stati Uniti e la regione di Taiwan”. La Cina ha inoltre protestato contro gli Stati uniti per l’approvazione di una vendita potenziale a Taiwan di sistemi d’arma avanzati per 95 milioni di dollari. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa nazionale cinese Tan Kefei. La vendita di armi è “un’interferenza negli affari interni sovrani della Cina”.