Partygate, Scotland Yard multa Boris Johnson: l'opposizione chiede le dimissioni
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Partygate, Scotland Yard multa Boris Johnson: l'opposizione chiede le dimissioni

Il leader dell'opposizone laburista britannica, Keir Starmer, ha invocato via Tiwitter le dimissioni del premier conservatore. 

Partygate, Scotland Yard multa Boris Johnson: l'opposizione chiede le dimissioni
Boris Johnson
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12 Aprile 2022 - 16.02


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Il premier britannico Boris Johnson e il cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak saranno multati da Scotland Yard per lo scandalo Partygate. Lo riferisce la Bbc. Il leader dell’opposizone laburista britannica, Keir Starmer, ha invocato via Tiwitter le dimissioni del premier conservatore. 

Starmer aveva già sollecitato nei mesi scorsi Johnson a farsi da parte, accusandolo di aver mentito in parlamento sullo scandalo, ma successivamente aveva messo di fatto in standby la richiesto a causa della crisi internazionale scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina.

“Il primo ministro e il cancelliere dello Scacchiere hanno ricevuto oggi la notifica che la Metropolitan Police intende comminare loro delle multe” per la partecipazione ai ritrovi organizzati a Downing Street e nei palazzi governativi fra il 2020 e il 2021 in violazione delle restrizioni anti-Covid imposte dallo stesso esecutivo nel Regno Unito e allora in vigore, ha confermato un portavoce di Johnson. “Al momento non abbiamo altri dettagli, ma li diffonderemo non appena li avremo”, ha aggiunto.

L’annuncio arriva a margine della comunicazione con cui la Metropolitan Police (nome ufficiale di Scotland Yard) aveva informato stamane dell’arrivo di altre 30 ammende nell’ambito delle indagini sul Partygate, oltre alle prime 20 inflitte ad altrettanti funzionari nelle settimane scorse. Una comunicazione che aveva già spinto i leader dei maggiori partiti d’opposizione – dal laburista Keir Starmer al liberaldemocratico Ed Davey – a rilanciare la sollecitazione al premier Tory a dimettersi: cosa che peraltro Johnson – già costretto a scusarsi per lo scandalo in questione – ha ripetutamente dichiarato di non ritenere di dover fare.

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